01/03/2025

25 tweet di "Cambiare idee. L'arte e la scienza della persuasione" (Howard Gardner)

In Cambiare idee. L'arte e la scienza della persuasione (Howard Gardner, Feltrinelli, Milano 2005) lo psicologo di Harvard analizza il complesso processo del cambiamento delle idee, combinando elementi di psicologia, sociologia e teoria della comunicazione. Tocca temi come le leve e le resistenze al cambiamento, nonché il ruolo delle teorie e delle storie. Il libro mette in evidenza alcune implicazioni pratiche utili per chi, come un maestro, si dedica all’educazione o alla persuasione nel senso più nobile del termine. Le sottolineature del libro raccolte in questo post non costituiscono in alcun modo un riassunto dell’opera di Gardner, ma vogliono dare un'idea dello stile e dei temi affrontati.
  1. Il fenomeno del cambiamento d’idea è tra i meno indagati e direi, anzi, tra i meno compresi della comune esperienza umana (13)
  2. La mente è un meccanismo estremamente conservatore. Le teorie, i concetti, le storie, le abilità si formano precocemente, e spesso sono refrattarie al cambiamento (74)
  3. Secondo le mie conclusioni, sono sette i fattori -o leve, come a volte li chiamerò- che possono entrare in gioco nei casi di cambiamento mentale [raziocinio, ricerca, risonanza, ridefinizione delle immagini mentali, risorse e ricompense, realtà esterna e resistenze] (24)
  4. Ogni caso di cambiamento mentale ha le sue peculiarità, ma in genere il mutamento si verifica quando entrano in gioco le sette leve del cambiamento mentale (...) e le resistenze possono essere identificate e contrastate con successo (219)
  5. Ritengo che la retorica sia uno dei principali veicoli del cambiamento d’idea. In genere, si fonda su diverse componenti: è più efficace quando comprende la logica e la ricerca, e quando riesce a creare risonanza nel pubblico (28)
  6. Dopo i primi anni di vita si verificano raramente cambiamenti mentali repentini (36)
  7. Anche i cambiamenti di cui si diventa coscienti all'improvviso, in realtà, celano processi più sottili che si sviluppano in un lungo arco di tempo (17)
  8. Esperienze come quella di Damasco certamente a volte accadono, ma non sono che una delle innumerevoli forme, e del vasto insieme di circostanze, in cui può manifestarsi un cambiamento mentale significativo (73)
  9. Ritengo che gli esseri umani possiedano almeno altre sei o sette intelligenze identificabili come tali, vale a dire una mezza dozzina o più di altri forme di rappresentazione mentale (45)
  10. Le teorie rappresentano il nostro tentativo di dare un senso alla realtà. La necessità di dare un senso è un profondo stimolo per l'uomo (66)
  11. È più facile cambiare di modo di pensare quando si entra in contatto con un nuovo ambiente (per esempio l'università) e ci si trova circondato da compagni che nutrono convinzioni diverse; e quando si vivono esperienze traumatiche (74)
  12. Per influenzare le menti del pubblico, il leader fanno uso in particolare di due strumenti: le storie che raccontano e la vita che conducono (...). La risonanza tra le loro storie e le loro vite si rivela di importanza capitale (80)
  13. Per quanto sia difficile mobilitare un pubblico eterogeneo, il modo indicato per farlo è costruire e articolare una storia semplice e cristallina (99)
  14. Non è mai facile indurre un cambiamento mentale; ed è ancora più difficile sostituire una concezione semplice con una più complessa (102)
  15. Quando tutto è stato detto e fatto, l'elemento più importante che si deve incarnare in una storia è la verità; e l'integrità morale diventa la caratteristica più importante di un leader (122)
  16. Per un segmento giovane o iconoclasta della popolazione, il fatto che un'idea sia contrastata da tutti può essere proprio la molla che spinge ad accettarla (127)
  17. I maestri dell’arte cambiano il nostro modo di pensare in tre modi [ci ampliano gli orizzonti circa la possibilità di un mezzo artistico; ci introducono temi di cui l'arte, fino a quel momento, non si è mai occupata; e definiscono lo spirito di un'epoca] (133)
  18. La ridefinizione delle immagini, come io l'ho definita, è probabilmente la più importante per incidere sulla mente degli studenti (150)
  19. Anche da adulti dobbiamo essere disposti a cambiare il nostro modo di pensare, e a lasciarci influenzare dalle forze esterne. Dobbiamo coltivare l'abitudine a un apprendimento continuo (156)
  20. Lo scopo di un incontro che vuole stimolare un cambiamento non è quello di esprimere il proprio punto di vista, ma di sintonizzarsi con la psiche dell'altro (173)
  21. Quanto più si conoscono i copioni e punti di forza, le risonanze e le resistenze di una persona, quanto più profondo ci si sintonizza con essi, tanto maggiori saranno le probabilità che un cambiamento si verifichi o perlomeno che ne rimanga aperta la possibilità (173)
  22. Chi conosce le sublimi emozioni d'amore è spesso più incline a cambiamenti estremi della mente e del cuore. Non vi è nulla di più motivante. Gli atti della vita che consideriamo più ammirevoli sono quelli dettati dall'amore (180)
  23. Cambiare idea su questioni importanti non è mai facile, e ancora più difficile è dichiarare apertamente di averlo fatto (205)
  24. Per influenzare un vasto pubblico occorrono storie potenti e raccontate da persone che ne incarnano personalmente l'esempio (217)
  25. Le personalità creative e innovative inducono indirettamente il cambiamento attraverso i prodotti simbolici -opere d'arte, invenzioni, teorie scientifiche- che sono frutto del loro ingegno (218)

Howard Gardner
Cambiare idee. L'arte e la scienza della persuasione
Feltrinelli
Milano 2005, 243 pp.
Originale: 
Changing Minds. The Art and Science of Changing our Own and Other People’s Minds (2004)




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