25 de diciembre de 2016

Il presepe in 33 tweet (di Enrique Monasterio)

Offriamo una scelta di 33 tweet tratti dal libro E Dio fecce il presepe (Enrique Monasterio, Edizioni L’isola dei ragazzi, Napoli 2006, 104 pp.)


  1. In principio Dio volle fare un presepe e creò l'universo come ornamento della mangiatoia (7)
  2. [Quando mio Figlio nascerà] saranno divine le lacrime di bambini appena nati, divini i pannolini sporchi e quelli puliti (13)
  3. Fu una sorpresa lassù quando, un giorno, Dio decise di sporcarsi le mani di fango (17)
  4. Non disprezzare la materia con cui ti ho plasmato. Perché anche il tuo corpo è stato fatto a immagine di Dio (19)
  5. Non smettere mai di meravigliarti davanti alla bellezza; così conoscerai Me, che sono il Creatore (20)
  6. Offrimi il tuo lavoro quotidiano e cantami le tue canzoni (21)
  7. M​i chiamo Gabriele, e sono stato inviato da Dio a predisporre tutto per la nascita del Messia... (26)
  8. Il fatto è che mi piace parlare. Per questo Dio mi manda come messaggero da tutte le parti (27)
  9. Per tre volte abbiamo dovuto rivolgerci a Lui per domandargli che cosa significasse esattamente buona volontà. Naturalmente lo sapevamo, ma volevamo che ci concedesse il permesso di allargare la manica! (33)
  10. Gli uccelli che volano più in alto non sono quelli che muovono di più le ali, ma quelli che si lasciano portare dal vento e imparano a navigare senza fatica, spiegando le ali senza paura dello spirito che li spinge (34)
  11. Quando Dio costruì il suo presepe, ideò anche un ruscello e mise nel posto giusto e all'ora giusta, una lavandaia (36)
  12. Il mio nome è Gioacchino e lavoro nel settore alberghiero da quando avevo sei anni (37)
  13. Una madre è tanto più bella quanti più sono i figli che ha: perché molti sono gli sguardi che l'abbelliscono (50)
  14. Questi erano i miei pensieri, ieri, mentre stavo coricato sulla stuoia della mia stanza, e osservavo dalla finestra questa nuova stella che è apparsa nel cielo di Betlemme (53)
  15. Questi cavalli di cui mi parli sono davvero magnifici, tanto che correrebbero il pericolo di credersi degni di portare il Messia. Tu invece, no. Sei un somarello grazioso, ma niente di più (60)
  16. Alcuni dicono che il Signore mi ha messo qui per riscaldare il Bambino con il mio fiato. Non è così: a Gesù basta il calore delle braccia di Maria (62)
  17. Io sono solo il trono del re e il primo giocattolo di un neonato, che ha già imparato a tirarmi le orecchie (62)
  18. Il creatore lavora la creta divinamente, ma gli uomini a volte non si lasciano modellare (65)
  19. E proprio in quel momento, il più bello dei neonati apri gli occhi, e Dio cominciò a guardare il mondo di quaggiù attraverso l'iride stupita di un Bimbo (72)
  20. Ciò che vive come prima cosa furono altri occhi, uguali ai suoi, che gli parvero riempirsi di rugiada, al tempo stesso in cui vide labbra sorridenti (72)
  21. Lo spettacolo fu talmente grandioso che persino gli angeli ebbero i brividi. Sulla terra, invece, quasi nessuno lo vide (70)
  22. Quella notte gli uomini avevano altri sogni più urgenti (70)
  23. Anche gli occhi di Gesù, appena schiusi, si sono riempiti di lacrime per battezzare con il suo pianto le anime degli Innocenti (75)
  24. I bambini sono più preziosi di tutti i pianeti del firmamento, perché ognuno di loro è capace di contenere l'Infinito (76)
  25. Le madri sono il modello a cui Dio si è ispirato, prima che il mondo esistesse, per creare ogni angelo custode. E per creare ogni madre, pensò a Maria (79)
  26. E tu, Simeone? Io da grande voglio vedere il Messia (43)
  27. E le lacrime dell'anziano Simeone impedirono quasi di vedere il volto del Bambino. - Ora Signore lascia che il tuo servo se ne vada in pace (86)
  28. Di ritorno da Gerusalemme, Simeone continuava a cantare (86)
  29. Le stelle, è risaputo, che in pochi milioni di anni vanno in pensione e finiscono in niente: in un pezzetto di carbone bruciacchiato o in un minuscolo buco nero (88)
  30. Oriente non avrebbe mai dimenticato i suoi amici di Betlemme…: Salomè, Zabulone, l’Arcangelo, l’asinello, i Maggi. E soprattutto il Bambino, Maria, Giuseppe (88)
  31. Sei una stella prodigiosa ma anziana, e contando tutti i festeggiamenti di Natale, hai consumato un’energia del diciassette punto due per cento superiore a quella di tua sorella gemella Duyatalac (89)
  32. Dal giorno di Betlemme -continuò Gabriele- sono accadute molte cose in Cielo e sulla terra. Gli uomini sono stati redenti e la Creazione intera è stata liberata dal Maligno (90)
  33. Tra poco, l’universo intero parteciperà ad un grande spettacolo come non se ne sono visti dal tempo del big-bang (90)

E Dio fecce il presepe
Enrique Monasterio
Edizioni L’isola dei ragazzi
Napoli 2006

Originale:
El Belén que puso Dios
Enrique Monasterio
Ediciones Palabra

Madrid, 1996.

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