- Nell’ambito umano, questi due tipi di amore –virile e materno- sono sempre, più o meno nettamente, ripartiti: in Dio sono uniti (16)
- Dio si fa mendicante; è come se dicesse: ‘Dammi anche il tuo essere, perché il mio non mi basta; io non basto a me stesso!’ (17)
- Il Salmo 136 è chiamato ‘grande hallel’ e fu recitato anche da Gesù nell’ultima cena. È una lunga litania di titoli e di gesta di Dio a favore di suo popolo, a ognuno dei quali il popolo risponde con il ritornello: ‘Perché eterno è il suo amore per noi!’. Noi possiamo continuare questo salmo aggiungendo al ricordo dei benefici antichi di Dio quello dei nuovi (29)
- Pascal: “L’incredulo dice: Avrei abbandonato i piaceri, se avessi la fede; ma io gli rispondo: Avresti la fede se avessi abbandonato i piaceri” (94)
- Esiste una narcosi di peccato. Il popolo cristiano non riconosce più il suo vero nemico, il padrone che lo tiene schiavo, solo perché si tratta di una schiavitù dorata (129)
- Anziché nel liberarsi dal peccato, tutto l’impegno è concentrato oggi nel liberarsi del rimorso del peccato (…) Come chi crede di eliminare la morte, eliminando il pensiero della morte (129)
- Tra legge e amore si stabilisce un mirabile scambio, una sorta di circolarità e di interazione. Se è vero infatti che l’amore custodisce la legge, è vero anche che la legge custodisce l’amore (159)
- L’amore è a forza della legge è la legge è la difesa dell’amore (159)
- Il dovere di amare protegge l’amore della ‘disperazione’ o lo rende ‘beato e indipendente’ nel senso che protegge dalla disperazione di non poter amare per sempre (160)
- Ti sei ‘legato’ per garantire il tuo amore da ogni ‘alterazione’ (160)
- La trave è il fatto stesso di giudicare, tanto esso è grave agli occhi di Dio (192)
- Solo Dio può giudicare perché egli conosce i segreti del cuore, il perché, l’intenzione e lo scopo di ogni azione (192)
- ‘Minimizzare’ deve diventare il nostro verbo preferito, nei rapporti con gli altri: minimizzare i nostri pregi e i difetti altrui (197)
- Bisogna imparare a tenere il proprio ‘io’ costantemente sul banco degli imputati e appena se ne allontana, per andarsene a collocare su quello del giudice, ricondurvelo con dolcezza e decisione (197)
- Quanti morti fa la lingua! Nella vita di comunità e di famiglia le parole negative, taglienti, spietate hanno il potere di far chiudere ognuno in sé stesso e di spegnere ogni confidenza o clima fraterno (198)
- Fin nelle sue più remote radici ebraiche, la parola ‘obbedire’ denota l’ascolto ed è riferita alla parola di Dio (236)
- Il termine greco usato nel Nuovo Testamento per designare l’obbedienza (hypakouein), tradotto letteralmente significa ‘ascoltare attentamente’, o ‘dare ascolto’ e anche la parola latina ‘oboedientia’ (da ‘ob-audire’) significa la stessa cosa (236)
- Nel suo significato più originario, obbedire vuol dire sottomettersi alla Parola, riconoscere a essa un potere reale su di te (236)
13 de abril de 2022
Alcuni tweet da "La vita in Cristo" (Rainiero Cantalamessa)
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