- La natura del tempo resta il mistero forse più grande.
- Il tempo passa più lento in alcuni luoghi, più rapido in altri (...) La montagna è un po' più lontana dalla Terra. Per questo l'amico in pianura invecchia meno.
- Il tempo non è una linea con due direzioni eguali: è una freccia, con estremità diverse.
- Rilke: "L'eterna corrente trascina sempre con sé tutte le epoche attraverso entrambi i regni e in entrambi le sovrasta".
- La capacità di comprendere prima di vedere è il cuore del pensiero scientifico.
- Forse una radice profonda della scienza è la poesia: sapere vedere al di là del visibile.
- Adesso non significa nulla. Se mia sorella è su Proxima b, però, la luce ci mette quattro anni a viaggiare da là a qui. Quindi se guardo mia sorella con un telescopio, o se ricevo una comunicazione radio da lei, so cosa faceva quattro anni fa, non cosa fa ora.
- La nozione di presente si riferisce alle cose vicine, non a quelle lontane.
- Il nostro presente non si estende a tutto l'universo. È come una bolla vicino a noi.
- L'idea che esista un adesso ben definito ovunque nell'universo è quindi un'illusione, un'estrapolazione illegittima della nostra esperienza.
- La struttura temporale dell'universo è come le parentele: definisce un ordine fra gli eventi dell'universo che è parziale e non completo.
- È solo verso il XIII secolo che in Europa la vita della gente comincia a essere regolata da orologi meccanici.
- Il compromesso è raggiunto nel 1883, con l'idea di dividere il mondo in fusi orari e standardizzare l'ora solo all'interno di ciascun fuso.
- Aristotele: Il tempo è solo misura del cambiamento. Newton: C'è un tempo che scorre anche quando nulla cambia.
- La differenza fra Aristotele e Newton e flagrante. Per Newton, fra due cose può esserci anche spazio vuoto. Per Aristotele, spazio vuoto è un'assurdità, perché lo spazio è solo l'ordine delle cose.
- Con un colpo d'ala immenso, Einstein comprende che Aristotele e Newton hanno ragione entrambi. Newton ha ragione nell'intuire che esiste qualcos'altro oltre alle semplici cose che vediamo muoversi e cambiare (...) Aristotele ha ragione a dire che quando e dove sono sempre solo il localizzarsi rispetto a qualcosa.
- Il tempo non è unico: c'è una durata diversa per ogni traiettoria; passa a ritmi diversi secondo il luogo e secondo la velocità.
- Gli eventi del mondo non si mettono in fila come gli inglesi. Si accalcano caotici come gli italiani.
- Il mondo non è un insieme di cose, è un insieme di eventi (...) La differenza fra cose e eventi è che le cose permangono nel tempo. Gli eventi hanno durata limitata.
- A ben guardare, anche le cose che più sembrano cose non sono in fondo che lunghi eventi.
- Non abbiamo una grammatica adatta per dire che un evento è stato rispetto a me, ma è rispetto a te.
- Ci vediamo domani quando l'orologio segnerà le 4:35.
- Il dolore dell'assenza, in fondo, è buono e bello, perché si nutre di quello che dà senso alla vita.
- Pensieri e emozioni che ci legano gli uni agli altri non hanno difficoltà ad attraversare mari e decenni, talvolta perfino secoli.
- Siamo parte di una rete che va molto al di là dei pochi giorni della nostra vita, dei pochi metri quadrati dove muoviamo i nostri passi.
- Siamo ignoranti dei dettagli microscopici del mondo. Il tempo della fisica, in ultima analisi, è l'espressione della nostra ignoranza del mondo. Il tempo è l'ignoranza.
- La velocità è una proprietà di un corpo rispetto a un altro corpo. Una quantità relativa.
- Esistono tracce del passato e non tracce del futuro solo perché l'entropia era bassa nel passato (...) L'unica sorgente della differenza fra passato e futuro è la bassa entropia passata, quindi non ci possono essere altre ragioni.
- Noi siamo per noi stessi in larga misura quello che vediamo e abbiamo visto di noi specchiato nei nostri amici, amori e nemici.
- Il nostro presente pullula di tracce del nostro passato. Noi siamo storie per noi stessi. Racconti.
- Il cervello è un meccanismo che raccoglie memoria del passato per usarla continuamente per predire il futuro.
- Agostino: "Quando misuro il tempo, sto misurando qualcosa nel presente della mia mente. O il tempo è questo, o non so cosa sia".
- La consapevolezza del passare del tempo, è interna. È parte della mente. Sono le tracce del passato nel cervello.
- Il tempo è allora la forma con cui noi esseri il cui cervello è fatto essenzialmente di memoria e previsione interagiamo con il mondo, è la sorgente della nostra identità.
- Quando non riusciamo a formulare un problema con precisione, spesso non è perché il problema sia profondo: è perché è un falso problema.
Carlo Rovelli
L'ordine nel tempo
Adelphi
Milano 2017
207 pp.
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