27 de mayo de 2019

35 tweet sul mistero del tempo (da Carlo Rovelli, "L'ordine nel tempo")


  1. La natura del tempo resta il mistero forse più grande.
  2. Il tempo passa più lento in alcuni luoghi, più rapido in altri (...) La montagna è un po' più lontana dalla Terra. Per questo l'amico in pianura invecchia meno.
  3. Il tempo non è una linea con due direzioni eguali: è una freccia, con estremità diverse.
  4. Rilke: "L'eterna corrente trascina sempre con sé tutte le epoche attraverso entrambi i regni e in entrambi le sovrasta".
  5. La capacità di comprendere prima di vedere è il cuore del pensiero scientifico.
  6. Forse una radice profonda della scienza è la poesia: sapere vedere al di là del visibile.
  7. Adesso non significa nulla. Se mia sorella è su Proxima b, però, la luce ci mette quattro anni a viaggiare da là a qui. Quindi se guardo mia sorella con un telescopio, o se ricevo una comunicazione radio da lei, so cosa faceva quattro anni fa, non cosa fa ora.
  8. La nozione di presente si riferisce alle cose vicine, non a quelle lontane.
  9. Il nostro presente non si estende a tutto l'universo. È come una bolla vicino a noi.
  10. L'idea che esista un adesso ben definito ovunque nell'universo è quindi un'illusione, un'estrapolazione illegittima della nostra esperienza.
  11. La struttura temporale dell'universo è come le parentele: definisce un ordine fra gli eventi dell'universo che è parziale e non completo.
  12. È solo verso il XIII secolo che in Europa la vita della gente comincia a essere regolata da orologi meccanici.
  13. Il compromesso è raggiunto nel 1883, con l'idea di dividere il mondo in fusi orari e standardizzare l'ora solo all'interno di ciascun fuso.
  14. Aristotele: Il tempo è solo misura del cambiamento. Newton: C'è un tempo che scorre anche quando nulla cambia.
  15. La differenza fra Aristotele e Newton e flagrante. Per Newton, fra due cose può esserci anche spazio vuoto. Per Aristotele, spazio vuoto è un'assurdità, perché lo spazio è solo l'ordine delle cose.
  16. Con un colpo d'ala immenso, Einstein comprende che Aristotele e Newton hanno ragione entrambi. Newton ha ragione nell'intuire che esiste qualcos'altro oltre alle semplici cose che vediamo muoversi e cambiare (...) Aristotele ha ragione a dire che quando e dove sono sempre solo il localizzarsi rispetto a qualcosa.
  17. Il tempo non è unico: c'è una durata diversa per ogni traiettoria; passa a ritmi diversi secondo il luogo e secondo la velocità.
  18. Gli eventi del mondo non si mettono in fila come gli inglesi. Si accalcano caotici come gli italiani.
  19. Il mondo non è un insieme di cose, è un insieme di eventi (...) La differenza fra cose e eventi è che le cose permangono nel tempo. Gli eventi hanno durata limitata.
  20. A ben guardare, anche le cose che più sembrano cose non sono in fondo che lunghi eventi.
  21. Non abbiamo una grammatica adatta per dire che un evento è stato rispetto a me, ma è rispetto a te.
  22. Ci vediamo domani quando l'orologio segnerà le 4:35.
  23. Il dolore dell'assenza, in fondo, è buono e bello, perché si nutre di quello che dà senso alla vita.
  24. Pensieri e emozioni che ci legano gli uni agli altri non hanno difficoltà ad attraversare mari e decenni, talvolta perfino secoli.
  25. Siamo parte di una rete che va molto al di là dei pochi giorni della nostra vita, dei pochi metri quadrati dove muoviamo i nostri passi.
  26. Siamo ignoranti dei dettagli microscopici del mondo. Il tempo della fisica, in ultima analisi, è l'espressione della nostra ignoranza del mondo. Il tempo è l'ignoranza.
  27. La velocità è una proprietà di un corpo rispetto a un altro corpo. Una quantità relativa.
  28. Esistono tracce del passato e non tracce del futuro solo perché l'entropia era bassa nel passato (...) L'unica sorgente della differenza fra passato e futuro è la bassa entropia passata, quindi non ci possono essere altre ragioni.
  29. Noi siamo per noi stessi in larga misura quello che vediamo e abbiamo visto di noi specchiato nei nostri amici, amori e nemici.
  30. Il nostro presente pullula di tracce del nostro passato. Noi siamo storie per noi stessi. Racconti.
  31. Il cervello è un meccanismo che raccoglie memoria del passato per usarla continuamente per predire il futuro.
  32. Agostino: "Quando misuro il tempo, sto misurando qualcosa nel presente della mia mente. O il tempo è questo, o non so cosa sia".
  33. La consapevolezza del passare del tempo, è interna. È parte della mente. Sono le tracce del passato nel cervello.
  34. Il tempo è allora la forma con cui noi esseri il cui cervello è fatto essenzialmente di memoria e previsione interagiamo con il mondo, è la sorgente della nostra identità.
  35. Quando non riusciamo a formulare un problema con precisione, spesso non è perché il problema sia profondo: è perché è un falso problema.


Carlo Rovelli
L'ordine nel tempo
Adelphi
Milano 2017
207 pp.

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