Norman Rockwell: The Gossips (1948) |
Selezione di tweet dopo la lettura di “Tre saggi di teologia morale” (Ángel Rodríguez Luño, Edusc, Roma 2014).
- La parola diffamatoria esce dalla bocca con facilità, ma dà luogo ad incalcolabili mali (p.55)
- «Morte e vita sono in potere della lingua» (Proverbi). La lingua ha un potere enorme. Se usata per il male può produrre persino la morte (p.11)
- L’etica del linguaggio non distingue solo fra parola veritiera e menzognera, ma anche fra parola che fa del bene e parola che nuoce (p.19)
- Si diffama la persona assente, si disonora la persona presente (p.21)
- La fama è un bene di grande importanza sociale (p.29)
- Ricevere una normale stima da parte degli altri rimane qualcosa di quasi necessario per la serenità e l’equilibrio della propria vita (p.24)
- Proverbi, 22: «Un buon nome è preferibile a grandi ricchezze e la benevolenza altrui vale più dell’argento e dell’oro» (p.31)
- La distruzione della buona reputazione può tagliar fuori dalla cooperazione sociale la vittima, rovinandola psicologica ed economicamente (p.30)
- Il senso dell’onore costituisce anche un freno e una difesa nei confronti di impulsi negativi e antisociali (p.25)
- L’onore diventa condizione per l’acquisto e la conservazione di molti altri beni necessari per la convivenza e la cooperazione sociale (p.36)
- I giudizi temerari ostacolano notevolmente i normali rapporti tra parenti e la collaborazione sociale tra i cittadini (p.42)
- Il punto di partenza eticamente corretto è il senso del rispetto, la presunzione che gli altri sono almeno uguali a noi (p.43)
- Il punto di partenza eticamente corretto è la disposizione a interpretare positivamente le apparenze (p.43)
- San Bernardo: «Scusa l’intenzione, se non puoi scusare l’azione» (p.44)
- San Giacomo, 3: «La lingua nessuno la può domare: è un male ribelle, è piena di veleno mortale» (p.55)
- Siracide, 28: «Un colpo di frusta produce lividure, ma un colpo di lingua rompe le ossa» (p.55)
- La diffamazione porta a pubblica conoscenza difetti veri che erano nascosti, mentre la calunnia attribuisce colpe non vere (p.54)
- La necessità che giustifica la rivelazione del segreto deve essere urgente, reale e proporzionata al danno che causerà la sua pubblicazione (p.61)
- Il fatto che la diffamazione avvenga davanti a molte persone o in forma scritta rende più grave il danno arrecato (p.56)
- Coloro che inducono alla diffamazione, o l’ascoltano con approvazione, o non la impediscono potendolo fare possono peccare gravemente (p.57)
- Informazione e libertà si presuppongono reciprocamente (p.62)
- Una secolare esperienza ci insegna che il potere, in tutte le sue forme, contribuirà al bene di tutti solo se è limitato e controllato (p.62)
- Solo l’opinione pubblica ben informata ha forza per contrastare gli interessi di gruppi che mirano alla salvaguardia della loro impunità (p.63)
- Alcune complicate situazioni si sono cominciate a risolvere decisamente solo quando sono arrivate alla conoscenza della pubblica opinione (p.63)
- In termini giuridici, l’interesse pubblico non deve intendersi coincidere con l’interesse del pubblico (p.67)
- La colpevolezza dimostrata su un punto non va estesa ad altri ambiti della personalità, venendosi a creare una categoria di individui infami (p.68)
- Il mormoratore vuole seminare zizzania tra due amici, vuole mettere l’uno contro l’altro (p.69)
- Siracide, 6: “Per un amico fedele non c’è prezzo, non c’è peso per il suo valore” (p.69)
- La mormorazione intende colpire una persona, o anche un’istituzione, nei sui affetti più cari, voltando contro di lei gli amici (p.69)
- Offendere il prossimo e poi invocare il Vangelo perché l’offeso non reagisca è semplicemente abusare del Vangelo (p.53)
Originale:
Ángel Rodríguez Luño
Diffamazione, epicheia, divorziati
EduscRoma 2014
En español:
La difamación
Rialp
Madrid. 2015 (128 pp.)
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