27 de mayo de 2018

“La Mite” di Dostoevskij in 20 tweet

  1. La gioventù è sempre generosa, anche se a volte per poco e in direzione sbagliata. Cioè io parlo solo di lei, di lei sola (12)
  2. Sospetto benissimo che il vecchio bottegaio le ripugnava più di me e che io, in piede sul portone, le sembravo un salvatore (15)
  3. Per tutta la mia vita avevo parlato tacendo, avevo vissuto con me stesso, tacendo tutte le tragedie (19)
  4. Ero stato ripudiato da tutti, ripudiato e dimenticato, e nessuno, nessuno lo sapeva (19)
  5. Il mio angolo sacro con le icone e con la lampada si trova nella prima stanza, dove c’è la cassa (21)
  6. Questo essere delizioso, mite, questo cielo era diventato presto il mio tiranno, un tiranno insopportabile e torturatore della mia anima (24)
  7. La coscienza che io avevo visto tutto, che sapevo tutto e attendevo in silenzio la morte per mano sua, questo pensiero avrebbe potuto magari trattenerla sull’abisso (33)
  8. Non potevo immaginare, non potevo nemmeno supporre che lei potesse morire senza conoscere tutto (37)
  9. Non mi volevano bene nemmeno a scuola. Non mi volevano bene sempre e dappertutto (38)
  10. Il fosco passato e la reputazione perduta per sempre mi tormentavano ogni ora, ogni minuto. Fu allora che mi sposai (39)
  11. Lei era l’unica persona che io mi stavo coltivando, e non avevo bisogno di altri; ed ecco che lei venne a sapere tutto (40)
  12. Ai miei occhi, lei era così vinta, così umiliata, così annientata che a volte sentivo un’angosciosa pietà ni suoi confronti (41)
  13. L’idea della nostra disuguaglianza mi affascinava… (42)
  14. Se lei aveva cominciato a cantare in mia presenza, allora mi aveva dimenticato; questo era chiaro e terribile (45)
  15. Si vergognava terribilmente che io baciassi i piedi e cercava di sottrarmeli, ma io baciavo il posto sul pavimento che lei aveva calpestato (46)
  16. Non le celai nemmeno i fatti che avevo nascosto a me stesso per tutta la vita (49)
  17. Le spiegai che il banco di pegni era solo la conseguenza del crollo della mia volontà e del mio spirito, una mia idea personale di autopunizione esaltata (49)
  18. Se io fossi ritornato cinque minuti prima, il momento sarebbe volato via come una nube, e mai più le sarebbe passato per la mente (55)
  19. Cieca, cieca! Sei morta e non senti! Non puoi sapere di che paradiso ti avrei circondata (57)
  20. Le sue scarpine stanno vicino al letto come se l’aspettassero… (57)


Fëdor Dostoevskij
La Mite (originale 1876)
Trad. di Giovanna Spendel e Grazia Lombardo
Oscar Mondadori
Milano 1997 

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